I dati più recenti indicano che l’attenzione sulla cyber security sta crescendo in modo significativo, a seguito di un aumento incessante degli attacchi informatici.
In Italia, paese particolarmente colpito dagli attacchi alla sicurezza, nel 2023 la cyber security si conferma la principale priorità di investimento nel digitale tra le imprese.
Le più comuni tecniche di attacco del crimine informatico
Quando si parla di cyber security, si fa riferimento a delle tecniche e pratiche per prevenire attacchi informatici che consistono in intrusioni a un sistema informativo, per interrompere un servizio o estorcere informazioni in maniera fraudolenta. L’interruzione di un servizio spesso porta ad una richiesta di riscatto per rimuovere il blocco e la successiva ripresa delle attività. Per quanto riguarda le informazioni aziendali spesso sono vendute a competitor o utilizzate per successivi attacchi informatici.
Quindi possiamo dividere le più comuni tecniche in quelle che penetrano il sistema informativo e in qualche modo bloccano l’operatività, come ad esempio ransomware, software che si annida all’interno di un file system e blocca l’accesso al singolo file o cartella.
Oppure malware che si concentra sul blocco dell’accesso all’intero sistema operativo o parti di esso. L’organizzazione criminale propone di liberare il blocco, al file o al sistema informativo, dopo un pagamento. A parte il disservizio offerto ai clienti, l’unica alternativa è formattare e ripartire dall’ultimo backup, dove presente ovviamente.
L’altra famiglia di crimini informatici si concentra sull’estorcere dati sensibili ad un’azienda con lo scopo di usarli all’esterno. O vendendoli ai competitor come patrimonio aziendale o utilizzandoli per ulteriori attacchi come dati di accesso ai sistemi informatici. Questa estorsione può avvenire tramite tecniche come il phishing dove la vittima riceve una e-mail o SMS dove gli si chiede di condividere informazioni da una figura autorizzata a poterlo fare quando in realtà è una organizzazione criminale.
Un’altra tecnica più recente, il social engineering, consta in un approccio in presenza dove il criminale cerca di convincere la vittima a condividere informazioni utilizzando manipolazioni e toccando leve psicologiche.
Le due tecniche puntano a sottrarre informazioni dall’interno per poi riutilizzarle come patrimonio aziendale.
Soluzioni documentali per prevenire eventuali attacchi
Nel caso delle prime due tecniche, la cyber security consiglia l’adozione di software specializzati di controllo degli accessi e di prevenzione di eventuali attacchi.
Nel secondo caso, dove la fuoriuscita fraudolenta di informazioni parte dall’interno, si devono adottare delle procedure aziendali che limitano l’accesso alle informazioni necessarie al proprio ruolo.
Per meglio governare la profilazione di ogni dipendente e monitorare la distribuzione del know-how aziendale, è utile affidarsi alla consulenza di un esperto in soluzioni di gestione documentale.
In base alle diverse esigenze, un DMS (Document Management System) può supportare la condivisione accurata dei file all’interno degli uffici, mentre una soluzione di ECM (Enterprise Content Management) agevola l’adozione di procedure aziendali che permettono una gestione in linea con le regole decise dal management.
Kyocera Document Solutions offre due prodotti per queste esigenze: Kyocera Cloud Information Manager, un DMS che distribuisce agli utenti le informazioni aziendali in base al profilo di ognuno e permette una ricerca snella da qualsiasi dispositivo.
KCIM è lo strumento perfetto per la digitalizzazione dei documenti e accompagna le aziende nella transizione verso un modello di lavoro ibrido, consentendo agli utenti di condividere rapidamente grandi quantità di documenti con i colleghi in tutte le sedi, attraverso un accesso controllato e sicuro.
Le procedure aziendali potranno inoltre essere mappate con dei workflow all’interno della soluzione ECM: Kyocera Enterprise Information Manager. Si tratta di una piattaforma che governa l’accesso a ogni informazione e permette di tenere traccia di ogni attività svolta sul singolo file. Individua, elabora, archivia e consente la condivisione sicura delle informazioni in tempi rapidi.
Il suo approccio alla sicurezza role-based garantisce inoltre che gli utenti gestiscano tutte le informazioni in linea con i più recenti requisiti di conformità. Infine, KEIM è uno strumento versatile perché si affianca ad eventuali opzioni di archiviazione mista per le aziende che hanno bisogno di avere alcuni documenti, come i contratti legali, in forma fisica a portata di mano.
Implementando soluzioni di gestione documentale innovative, le aziende possono contrastare le minacce informatiche e mettere al sicuro le loro informazioni strategiche.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Kyocera
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