Il diritto applicato alla sicurezza informatica è un campo relativamente nuovo ed è in costante evoluzione perché dipende direttamente dalla trasformazione tecnologica. Questa parte del diritto si occupa della protezione delle informazioni elettroniche e delle comunicazioni digitali e può includere qualsiasi cosa: dai dati personali ai segreti commerciali fino alle informazioni sulla sicurezza nazionale.
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L’importanza crescente degli studi che coniugano le basi del diritto, le modalità della normazione e le caratteristiche della tecnologia risiedono nella conoscenza di tutte le discipline per poter interpretare l’esistente e creare una nuova legislazione applicabile alla tecnologia digitale.
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Gli studi misti fra giurisprudenza e sicurezza informatica consentono in sostanza, di apprendere la legge in relazione alle informazioni elettroniche e alle comunicazioni digitali, i temi legati alla criminalità informatica e alla sicurezza dei dati, in particolare, quelli legati alla protezione delle informazioni elettroniche, il tutto finalizzato a prevenire gli attacchi informatici e difendere individui e aziende dalla criminalità informatica.
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Le sfide legate alla regolamentazione e alla compliance della cyber security
Gli studenti di diritto sulla sicurezza informatica hanno la possibilità di esaminare come le leggi e le legislazioni si sono adattate alle nuove tecnologie in passato e come tali leggi possono essere applicate alle attuali sfide legali legate alla sicurezza informatica.
Tali sfide sono in parte relative alla ricerca di una normativa internazionale applicabile alla cyber security, un diritto internazionale del cyberspazio che negli anni è stato limitato e influenzato dal concetto di sovranità digitale ovvero quella capacità di controllare e dirigere gli attori internazionali attraverso l’uso di tecnologie digitali come Internet, i social media e altri media digitali.
Il principio della sovranità digitale è quello di regolare e governare l’ingresso, i contenuti, la connettività, le reti e le infrastrutture degli attori multinazionali. Altre sfide sono legate allo sviluppo della cyberdiplomacy come disciplina della relazione internazionale applicata alle tematiche di sicurezza informatica.
La sfida principale è che il diritto internazionale per un ambito come il cyberspazio, notoriamente senza confini, dovrebbe regolare aspetti come giurisdizione, arbitrato, strumenti legali e giurisprudenza sulla criminalità, regole di intervento, attribuzione, punizione etc… per tutti gli stati contemporaneamente. Parte di questi problemi sono anche materia di continua analisi e studi nel contesto del Patto Atlantico NATO (Fonte: “La Nato a difesa del cyber spazio? Il dilemma nel diritto internazionale”)
Una specializzazione in diritto sulla sicurezza informatica offre opportunità di carriera in vari ambiti: diritto, tecnologia, governance, business e intelligence. In particolare, avere un background in diritto della sicurezza informatica permette di intervenire su aree legate alla privacy dei dati, alla conformità, alle politiche, alla regolamentazione ma anche all’analisi di dati concernenti la sicurezza e questo sia all’interno di organizzazioni pubbliche sia private.
Secondo il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, le prospettive lavorative per gli analisti della sicurezza informatica sono molto promettenti, con una crescita molto più rapida della media, pari al 35%, prevista fino al 2031. Questa crescita include 56.500 posti di lavoro aggiuntivi nel prossimo decennio.
Master e corsi legati al Diritto. Cosa scegliere
Ma quindi da dove partire e come orientarsi? In Italia esistono diversi master che offrono un bilanciamento adeguato fra le discipline giurisprudenziali e quelle tecnologiche.
Il master dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI) ad esempio, la cui nuova edizione si svolge fra ottobre e novembre 2023 e parte a luglio 2024 è centrato interamente sugli studi di diritto internazionale coniugate alle pratiche per indagare e combattere le attività informatiche dannose, nonché a fornire loro una conoscenza approfondita delle strategie di prevenzione della criminalità informatica.
Ma altre discipline legate al diritto e alla sicurezza informatica sono costituite da studi e approfondimenti in criminologia e scienze sociali, vittimologia, psicologia, economia, scienze organizzative e informatica. Le iscrizioni del nuovo corso si sono chiuse il 3 settembre 2023 ma il master si svolge due volte l’anno con iscrizioni entro aprile 2024.
Anche il Master dell’Università Cattolica del sacro cuore dal titolo “Cybersecurity e data management. Tra tecnologia e diritto” offre un appropriato insieme di studi compenetrati fra i profili giuridici e le tecnologie per comprendere l’assetto attuale della disciplina italiana ed europea, approfondire il diritto civile, penale e internazionale sviluppato in relazione all’evoluzione digitale e consentire anche lo sviluppo di competenze legate alla tutela della privacy e alla gestione e protezione dei dati personali. Non a caso il master ha il patrocinio del Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP).
Ogni anno il corso si sviluppa fra aprile e novembre con le iscrizioni che partono dal mese di febbraio per consentire l’organizzazione delle lezioni che possono essere seguite di persona o nella versione on line.
Sui temi legali del diritto penale dell’informatica e della condotta dei reati informatici è invece incentrato il corso e video Altalex “sui reati informatici e Cybersecurity” la cui nuova edizione è prevista fra l’11 ottobre e il 16 novembre 2023 per un totale di 9 incontri. Per pochi giorni ancora è possibile iscriversi usufruendo di uno sconto.
I master per comprendere e gestire la conformità normativa
Per coloro che sono chiamati ad attuare principi di sicurezza informatica in ottemperanza alla normativa in vigore è necessario comprendere non solo le tecnologie informatiche, ma anche i requisiti normativi da soddisfare.
Quindi, diversamente da coloro che vogliono sviluppare ulteriormente il diritto applicabile a livello internazionale per la cyber security, in questi casi i soggetti ideali sono figure in ruoli aziendali per cui sono richieste con competenze miste di management, giurisprudenza e tecnologia.
Il fine ultimo è gestire l’azienda in un contesto di governance spesso complicato da norme e regolamenti specifici del dominio cyber e del settore di mercato in cui opera la singola organizzazione tenendo conto sia delle norme nazionali che di quelle europee.
Questo insieme di esigenze implica la comprensione della postura di sicurezza iniziale dell’azienda per saper successivamente orientare investimenti appropriati. Sono quindi nati master e corsi specificamente pensati per fini di specializzazione del Management a temi ostici e complessi costituiti da Sicurezza informatica e gestione della conformità legislativa.
Esempi significativi sono quelli di Confindustria Vicenza e Bologna business School che rispettivamente hanno dato vita al master “Master Executive in Cybersecurity” e al “Corso di cyber security management”. Entrambe sono attualmente in corso e prevedono iscrizioni alle nuove edizioni con l’avvio del nuovo anno solare.
Ultimo ma non meno importante anche il master UNIPEGASO che sposta l’attenzione sulle “nuove frontiere della Cybersecurity” per consentire la comprensione delle tematiche di compliance applicate alle nuove tecnologie abilitanti legate alla Sicurezza informatica: intelligenza artificiale, machine learning, blockchain, crittografia.
Il master è strutturato con una offerta formativa interdisciplinare per conciliare tanto gli aspetti tecnologico-digitali quanto quelli gestionali e aziendalistici, e giuridico-normativi. L’anno accademico 2023/2024 ha aperto le iscrizioni il cui numero dipende dal raggiungimento del limite di discenti per ogni classe.
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