LinkedIn, anche in Italia arriva la verifica dell’identità: sicurezza e trasparenza in prima linea
2024-1-15 23:31:37 Author: www.cybersecurity360.it(查看原文) 阅读量:6 收藏

SICUREZZA E PROTEZIONE DATI

LinkedIn introduce, gratuitamente, la verifica dell’identità. Lo fa in 40 Paesi tra cui l’Italia. In pratica, mette a disposizione un badge di verifica visibile sui singoli profili al fine di rafforzare trasparenza e sicurezza. Vediamo come ottenere la famosa “spunta blu”

Pubblicato il 15 Gen 2024

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Chiara Ponti

Avvocato, Privacy Specialist & Legal Compliance e nuove tecnologie – Baccalaureata

LinkedIn si evolve, introducendo il badge di verifica dell’identità visibile sui profili, al fine di rafforzare la trasparenza e non di meno la sicurezza/protezione dati.

La verifica è ora possibile tramite l’app del social media, seguendo l’apposita procedura, purché si sia in possesso di valido passaporto elettronico. Spieghiamolo meglio.

LinkedIn e l’identity verification

L’identity verification, come noto, è un servizio atto a verificare l’identità personale, adoperato affinché gli utenti forniscano informazioni associate a un’identità di una persona reale.

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Sappiamo che LinkedIn chiede dati come: nome, cognome, ruolo aziendale e nominativo dell’Organizzazione di appartenenza; tutte informazioni necessarie per la finalità che il social network si prefigge.

Ecco che il noto colosso per rafforzare la trasparenza dei profili/utenti e dell’ambiente, ha deciso di introdurre una verifica di identità, nei principali Paesi in cui è operativo, e da metà dicembre 2023 questo servizio è attivo anche in Italia.

Naturalmente, LinkedIn per realizzare ciò si è avvalso del partner tecnologico “Persona”, nota società di San Francisco riconosciuta come leader in questo settore.

LinkedIn, procedura di verifica identità: come ottenere la “spunta blu”

La procedura di verifica dell’identità richiede poco tempo, ma soprattutto un passaporto elettronico. Giunti al termine della procedura, l’utente vedrà aggiungere gratuitamente un badge di verifica visibile sul proprio profilo LinkedIn.

Scendiamo nei dettagli, richiamandoci alla pagina informativa ufficiale.

Lo scopo e l’iter della verifica dell’identità su LinkedIn

La verifica dell’identità conferma che si è in possesso di un documento d‘identità valido emesso regolarmente da un ente governativo. Quest’ultimo viene verificato dal partner tecnologico di LinkedIn, “Persona”.

Per verificare l‘identità, occorre quindi fornire a “Persona” una foto del passaporto con tecnologia Near Field Communicationin – NFC, in corso di validità.

Per verificare se il passaporto supporta questa tecnologia, è bene accertarsi che sulla copertina sia visibile il simbolo biometrico e il chip NFC si trova sul retro del passaporto.

Si tratta di un’operazione tuttavia opzionale e, quindi, non obbligatoria.

Naturalmente il nome del profilo deve corrispondere a quello riportato sul passaporto.

Si tratta di un metodo di verifica accessibile tramite l‘app mobile LinkedIn (iOS e Android). Non ancora disponibile, ad oggi, da browser o sito web.

Al momento della verifica viene chiesto un QR code reperibile da web, da scansionare tramite il dispositivo mobile, con abilitato l’accesso alla fotocamera necessario per completare la verifica dell‘identità.

Le verifiche sono sempre visibili, ma possono essere rimosse in qualsiasi momento da Impostazioni. Al termine della verifica, apparirà il badge in parola sul profilo dell’utente verificato.

Raccolta e condivisione dei dati

I dati personali necessari per verificare l’identità (compresa una foto del passaporto e un selfie) sono raccolti dalla società Persona a cui LinkedIn fornisce una versione con hash dell’ID utente LinkedIn (“ID richiesta”), e poi condivisi, previo consenso dell’utente e sono:

  1. nome (come riportato sul passaporto);
  2. tipo di documento d‘identità inviato a Persona per verificare la tua identità;
  3. emittente del documento d‘identità;
  4. identificatore univoco crittografato con funzione “hash” generato da Persona durante il processo di verifica dell’identità (“UID”);
  5. ID richiesta.

LinkedIn: la procedura di verifica identità punto per punto

Dalla pagina ufficiale di LinkedIn si apprende testualmente che:

  • “Per accedere al processo di verifica di Persona e avviarlo, clicca su Altro sul tuo profilo di LinkedIn, quindi su Informazioni su questo profilo, Verifica ora.
  • Viene eseguito il reindirizzamento al processo di verifica di Persona, al quale puoi accedere tramite l‘app LinkedIn. Successivamente, ti verrà chiesto di completare le seguenti operazioni:
  1. Accettare i termini di utilizzo del servizio d‘identità di Persona e l‘Informativa sulla privacy di Persona.
  2. Scattare una foto del tuo passaporto con tecnologia NFC emesso da un ente governativo.
  3. Scansionare il chip NFC sul retro della copertina del passaporto.
  4. Scattarti una foto.
  5. Cliccare su “Sì,condividi” per condividere la verifica e alcune informazioni correlate con LinkedIn.
  • Se il nome riportato sul passaporto corrisponde a quello indicato sul tuo profilo di LinkedIn, la verifica della tua identità sarà visibile sul tuo profilo. I dati del tuo passaporto non saranno visibili ma LinkedIn può mostrare il paese di emissione del documento sul tuo profilo”.

Per rimuoverla è semplice: basta cliccare qui e poi su Impostazioni e Privacy, Preferenze account, e quindi Verifiche.

Confermando l’eliminazione, non sarà più possibile ripristinare la verifica.

LinkedIn: sicurezza e trasparenza in prima linea

LinkedIn introduce questa nuovo servizio (di verifica identità) per ragioni di sicurezza e trasparenza. La ratio è intuitiva: impedire, ad esempio, furti d‘identità ovvero un uso fraudolento dei processi di verifica di LinkedIn.

L’obiettivo, dichiarano i vertici della nota società, è quello di offrire agli utenti “un ambiente professionale sicuro e affidabile in cui costruire la propria carriera e far crescere la propria attività”.

D’altronde, per mantenere qualunque account sicuro è bene:

  1. rafforzare il livello di sicurezza e quindi attivare la verifica in due passaggi;
  2. utilizzare password forti, sicure cambiandole spesso;
  3. gestire le informazioni sul proprio account e le impostazioni sulla privacy dalla pagina Impostazioni e privacy, aggiungendo magari un numero di telefono o indirizzo e-mail onde recuperare l’account in caso di password dimenticate.

Ma non è tutto. Come dice, infatti, una nota esperta di LinkedIn, “il personal branding su Linkedin si compone di una serie di attività, tra le quali l’ottimizzazione del profilo Linkedin. Verificare l’identità Linkedin e l’inserimento del badge profilo diventa indispensabile per la credibilità sulla piattaforma”. Pienamente condivisibile.

In definitiva, con questo nuovo servizio/attività, il social network più adoperato da Organizzazioni e professionisti, assume un approccio di tutt’altro tenore rispetto a agli altri Social Network (pensiamo anche solo a Meta) che ha messo praticamente in vendita la famosa “spunta blu” per i fini che ci hanno finora occupato.

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