Mar 05, 2024 Attacchi, News, RSS
BlackCat, conosciuto anche come ALPHV, uno dei gruppi ransomware più attivi al mondo, ha chiuso i propri server dopo che un suo affiliato lo ha accusato di avergli rubato 22 milioni di dollari.
Le accuse sono arrivate dal partner che ha condotto il recente attacco contro Optum, un fornitore di servizi sanitari americano: sembra che BlackCat abbia rubato il riscatto al suo affiliato. BleepingComputer riporta che nel weekend il sito del ransomware, usato per le comunicazioni e le negoziazioni, era ancora attivo; da ieri invece gli attaccanti hanno deciso di mettere tutto offline.
Dmitry Smilyanets, ricercatore della compagnia di sicurezza Recorded Future, ha condiviso il messaggio che l’affiliato ha pubblicato sui forum del dark web. Stando al partner di ALPHV, il 1° marzo Optum avrebbe pagato il riscatto alla rete di di BlackCat; dopo aver ricevuto il pagamento, il gruppo ransomware avrebbe sospeso l’account dell’affiliato senza corrispondergli alcuna somma.
“Continuavano a dire che stavano aspettando l’admin e il coder fino a oggi (4 marzo, n.d.r.), quando hanno svuotato il wallet e rubato tutti i soldi” scrive l’affiliato. “Purtroppo per Optum i loro dati sono ancora con noi, 4TB di dati critici, gli stessi dati che avevano paura venissero pubblicati, dati di produzione che impatterebbero su tutti i clienti”.
Nel messaggio il gruppo ha condiviso il link di un wallet dove figurano diverse transazioni, e una di questa consisterebbe nel trasferimento di 350 bitcoin (quasi 24 milioni di dollari).
A dicembre l’FBI aveva sequestrato i server di BlackCat aiutando più di 400 vittime del ransomware a recuperare i propri dati. Nonostante il gruppo fosse in seguito riuscito a reclamare l’infrastruttura, l’Agenzia aveva inflitto un duro colpo ai cybercriminali; è quindi molto probabile che BlackCat abbia davvero intenzione di ricominciare le proprie attività sotto un altro nome e stia rubando i fondi dai propri affiliati per finanziare nuove campagne.