Gli attacchi ransomware non si arrestano e le aziende sono sempre più vulnerabili
2024-3-28 16:0:26 Author: www.securityinfo.it(查看原文) 阅读量:9 收藏

Gli attacchi ransomware non si arrestano e le aziende sono sempre più vulnerabili

Mar 28, 2024 Approfondimenti, Gestione dati, In evidenza, Minacce, News, RSS


Stando al Rapporto Annuale sulle Minacce Informatiche di THALES, gli attacchi informatici continuano ad aumentare, soprattutto i ransomware che sono incrementati del 27% nell’ultimo anno; nonostante ciò, meno della metà delle imprese ha adottato dei sistemi specifici di protezione e l’8% di esse paga ancora il riscatto.

Il malware è la minaccia più rapida crescita: il 41% di aziende che ha subito un attacco malware nell’ultimo anno, seguito da phishing e ransomware. Gli obiettivi principali di questi attacchi rimangono i dati sul cloud e la gestione dell’infrastruttura cloud.

Per il secondo anno consecutivo l’errore umano rimane la causa principale di violazione dati, con il 31% delle imprese che lo individua come tale.

Il rapporto rileva inoltre che più del 40% delle aziende non ha superato un audit di conformità negli ultimi dodici mesi. Tra coloro che non l’hanno superato, il 31% ha subito una violazione, rispetto al 3% delle aziende che ha superato gli audit.

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La complessità operativa complica la gestione dati

La crescente complessità delle minacce informatiche, unita ai cambiamenti normativi, rendono più complicato il lavoro dei professionisti IT, i quali faticano a comprendere a fondo in che modo i propri dati sono a rischio. Solo un terzo (33%) delle aziende, infatti, è in grado di classificare completamente tutti i propri dati, e il 16% afferma di classificarne pochissimi o nessuno.

La diffusione del multicloud e le normative in evoluzione sulla privacy dei dati indicano che la sovranità dei dati è una priorità assoluta per le aziende, e il 28% di esse vede la gestione obbligatoria delle chiavi esterne come il modo principale per raggiungere la sovranità. Il 39% degli intervistati afferma che la residenza dei dati non sarebbe più un problema, a condizione però che venissero implementate la crittografia esterna, la gestione delle chiavi e la separazione dei compiti.

“Le aziende devono sapere esattamente cosa proteggere. Con le normative globali sulla privacy dei dati in continua evoluzione, hanno bisogno di avere una buona visibilità di tutta l’organizzazione per rimanere conformi” afferma Sebastien Cano, Senior Vice President di Thales Cloud Protection and Licensing.

“Un fattore importante che emerge dallo Studio di quest’anno, è che la conformità è fondamentale. In effetti, le aziende che superano i loro audit di conformità hanno meno probabilità di subire una violazione dei dati. Abbiamo rilevato che compliance e sicurezza viaggiano insieme, questo binomio rappresenta un enorme passo in avanti per rafforzare le difese contro i cyber attacchi” conclude Cano.

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Nuove tecnologie: opportunità o minaccia?

Guardando agli sviluppi futuri, dal report di THALES emerge che il 57% delle imprese identifica l’intelligenza artificiale come una grande fonte di preoccupazione, seguita dall’IoT (55%) e dalla crittografia post-quantistica (45%).

Le aziende stanno comunque esaminando tutte le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti: oltre un quinto (22%) prevede di integrare l’IA generativa nei propri prodotti e servizi di sicurezza nei prossimi 12 mesi e un terzo (33%) ha in programma di sperimentare l’integrazione di questa tecnologia.



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