Mag 22, 2024 Attacchi, Minacce, News, Phishing, RSS
Nonostante siano in circolazione da quasi mezzo secolo, le email rimangono ancora uno dei punti di accesso preferiti dagli attaccanti per eseguire campagne di vario tipo: a dirlo è l’Email Threat Landscape Report, l’ultima analisi di Trend Micro sull’uso delle email nel panorama delle minacce informatiche.
Nel 2023 la compagnia ha bloccato più di 45 milioni di email ad alto rischio, divise tra file malware, attacchi di phishing alle credenziali e attacchi di Business Email Compromise (BEC).
Nel dettaglio, Trend Micro ha bloccato 19.1 milioni di file malware lo scorso anno, un aumento del 349% rispetto ai dati del 2022. L’incremento è strettamente legato all’aumento sostanziale di link di phishing negli allegati delle email. Il report evidenzia che gli attaccanti stanno usando tecniche sempre più avanzate e di conseguenza le aziende hanno grosse difficoltà a individuare e bloccare questi attacchi.
Tra i malware distribuiti tramite email più diffusi del 2023 si segnalano DarkGate contro Teams e Skype, Menorah, un malware sviluppato per il cyberspionaggio, Lumma Stealer che ha abusato di Discord e Bandit Stealer.
Gli attacchi di phishing alle credenziali hanno registrato un aumento decisamente minore rispetto ai malware (5%), con 4,7 milioni di tentativi individuati da Trend Micro nel 2023. Il dato più interessante riguarda l’incremento di tecniche di Computer Vision, la tecnologia che combina l’analisi delle immagini e il machine learning per controllare form e contenuti con l’obiettivo di rilevare URL di phishing che mirano alla credenziali: in questo caso l’aumento di casi è stato del 263% rispetto al 2022.
Le campagne di BEC sono cresciute del 16%. Guardando al dettaglio, gli attacchi BEC rilevati tramite Writing Style DNA, la tecnologia basata su IA che confronta la scrittura reale dell’utente con una sospetta, sono aumentati del 23%, mentre i rilevamenti tramite motori antispam sono cresciuti del 13%.
Per proteggersi dalle email ad alto rischio, gli esperti di TrendMicro consigliano di scegliere una soluzione completa e multilayer che sia in grado di individuare e bloccare messaggi sospetti. È indispensabile inoltre investire sulla creazione di una cultura aziendale orientata alla cybersecurity, istruendo gli utenti sulle minacce più diffuse e su come difendersi.