Seed for the Future, il programma di formazione targato Huawei, adesso guarda alle finali di Tech4Good nel 2025 in Cina. Una competizione – dedicata ai giovani e alle loro idee per un mondo migliore, naturalmente in stretta connessione con la tecnologia – che nei giorni scorsi ha vissuto proprio in Italia, tra le bellezze dell’acquario romano a Roma, la sua tappa europea. Un appuntamento che si rinnova dal 2013.
Qui c’è stata la premiazione dei due team che si sono meritati la finale insieme agli altri 10 team finalisti provenienti dall’Asia del Pacifico, dall’America latina, dal Medio Oriente & dall’Asia Centrale, dal Nord Africa e dal Sud Africa.
A decidere è stata una giuria composta da Renato Lombardi, direttore del Milan Research Center di Huawei, Marco Nannini, CEO di Impact Hub Milano, Katja Mohar Bastar, direttrice del Digital Innovation Hub Slovenia, Narcís Cardona, direttore di iTEAM, il Research Institute of Telecommunications and Multimedia Applications della Università politecnica di Valencia, e Valentina Primo, fondatore e CEO di Startups Without Borders.
Ebbene, i due team europei (chiamati “Regional Champion”) che parteciperanno alla fase finale (scelti da un totale di 23 provenienti dal Vecchio continente) arrivano dall’Irlanda e dall’Olanda: il primo dei due progetti premiati si chiama Anaphero e ha messo a punto un dispositivo indossabile per individuare le allergie alimentari nei bambini; il secondo porta il nome di BioBuddy e individua una soluzione per riutilizzare i biogas in India.
Non solo: un altro progetto europeo, questa volta finlandese, ha vinto il People’s Choise Award grazie alla soluzione che ha l’obiettivo di portare la luce naturale in quei paesi dove ci sono solo poche ore di sole al giorno.
Prima dell’atto finale c’è stata una settimana di lavoro per gli studenti. In 145 hanno partecipato, al Midas Palas Hotel di Roma, a un training intensivo fato di lezioni frontali, workshop, panel e lavori di gruppo, con l’obiettivo di affinare la propria formazione tecnica e consolidare soft e hard skills.
Con esercitazioni “sul campo”. Ai giovani partecipanti a Seeds for the Future Europe 2024, divisi in team e con la supervisione di esperti, è stato chiesto di individuare un problema, sviluppare una soluzione tecnologica per risolverlo e pianificarne l’implementazione come fanno i veri startupper.
È questo il metodo con cui tirar fuori la capacità di problem solving ma soprattutto sviluppare una sensibilità che porti i giovani a creare progetti “for good”, al servizio della società, dell’ambiente o di problematiche particolarmente complesse.
L’obiettivo è quello di creare nuovi progetti nell’ambito di uno dei 17 “Sustainable Development Goals”, che poi sono gli obiettivi stabiliti dall’ONU in strategia per costruire un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
Anche gli studenti europei che non hanno guadagnato l’accesso alle finali in Cina avranno le loro opportunità di mettersi alla prova: sino a novembre avranno accesso a sessioni mensili di mentoring online, sempre con gli esperti che li hanno seguiti durante il programma.
Tra questi, 24 studenti italiani avranno accesso alla Founders Academy ideata da InnovUp, l’associazione no profit che rappresenta e riunisce l’intera filiera dell’innovazione italiana, e supportata da Huawei Italia: 16 lezioni, che si svolgeranno online tra ottobre 2024 e aprile 2025, consentiranno di apprendere tutto quello che serve a chi aspira a fondare una startup.
Tutti gli strumenti per provare a cambiare il mondo.
In meglio.