Ago 29, 2024 Approfondimenti, In evidenza, Minacce, Minacce, News
I rischi dei dispositivi obsoleti e non più supportati dai produttori vengono spesso sottovalutati, ma rappresentano in realtà una minaccia molto pericolosa e piena di sfaccettature.
Márk Szabó, autore per WeLiveSecurity, spiega che proprio quando il produttore di un device smette di rilasciare aggiornamenti, gli attaccanti trovano terreno fertile per sfruttare le vulnerabilità del dispositivo ed eseguire diversi tipi di attacchi.
Generalmente i device obsoleti vengono usati per creare delle botnet, reti di dispositivi zombie che eseguono i comandi dei cybercriminali, i quali mirano a ottenere informazioni sensibili, interrompere l’esecuzione di un servizio e potenzialmente danneggiare fisicamente le vittime.
Anche se i produttori indicano quali dispositivi non sono più supportati, gli utenti di solito continuano a usarli, in parte per una scarsa conoscenza dei rischi a cui si espongono e in parte perché non possono permettersi di acquistare subito un device sostitutivo.
Considerando che al momento ci sono circa 17 milioni di dispositivi IoT, un numero in crescita, e un terzo di essi diventerà obsoleto entro i prossimi cinque anni, è facile immaginarsi l’impatto delle campagne dei cybercriminali.
Negli ultimi anni si sta inoltre diffondendo un trend preoccupante dal punto di vista della sicurezza: molte persone hanno cominciato a riutilizzare vecchi dispositivi come iPad o smartphone trasformandoli in device IoT quali controller smart home o cornici smart per foto. Ciò non fa che incrementare la superficie di attacco a disposizione degli attaccanti: questi dispositivi non andrebbero connessi a internet proprio perché sono obsoleti e quindi vulnerabili.
I vecchi dispositivi contengono ancora informazioni sensibili che andrebbero eliminate non appena si smette di utilizzarli. Anche seguendo questa buona pratica di sicurezza si è comunque esposti ad attacchi DDoS: se connessi al web, i vecchi device possono comunque entrare a far parte di una botnet e spianare la strada agli attaccanti.
Szabó ricorda che le buone pratiche di sicurezza vanno applicate durante ogni fase del ciclo di vita di un dispositivo: mentre è in uso, ancora manutenuto dal produttore, vanno sempre installate le patch e gli aggiornamenti; in fase di dismissione o riutilizzo, è fondamentale cancellare qualsiasi dato sensibile ancora in memoria e possibilmente trovargli un uso che non richieda la connessione a internet.