Non mi ero accordo del "Piracy shield" (da non confondere con il “privacy shield”!) anche perché non rientra nelle mie competenze. Una segnalazione di Alessandro Davanzo di CoreTech mi ha fatto però capire che è necessario sapere almeno di cosa si tratta.
Il “piracy shield” è la Legge 93 del 2023 e ha l’obiettivo di tutelare il “diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica”, in sostanza vuole bloccare la diffusione di materiale coperto da diritto d’autore online (video, musica, eccetera) e di piattaforme di streaming illegale (calcio soprattutto). Impone quindi regole per il blocco di contenuti da parte dei “prestatori di servizi di accesso alla rete”.
A ottobre 2024, il DL 113 del 2024 (che riguarderebbe questioni fiscali!), convertito e modificato dalla Legge 143 del 2024, all’articolo 6-bis, modifica la Legge 93 e quindi la estende, oltre ai prestatori di servizi di accesso alla rete, ai “fornitori di servizi di VPN e quelli di DNS pubblicamente disponibili ovunque residenti e ovunque localizzati" e cambia un po’ le regole per bloccare e sbloccare i siti.
Sempre il DL 113 modificato eccetera modifica anche la Legge 633 del 1941 (quella sul diritto d’autore) e le aggiunge un aticolo 174-sexies che:
Non faccio commenti, ma capisco che queste disposizioni sono criticate nella forma e nella sostanza. Segnalo quindi un articolo un po’ più lungo (https://www.wired.it/article/piracy-shield-nuovo-emendamenti-carcere-agcom-white-list/) e uno un po’ più corto (https://www.tomshw.it/hardware/la-nuova-legge-anti-pirateria-italiana-mina-la-liberta-di-internet-2024-10-12).
Per chi vuole leggersi le normative, ecco i link: