Una nuova versione di Qilin attacca mietendo vittime grazie a una crittografia più potente e a una capacità migliorata di interrompere i tradizionali meccanismi di recupero dati. Non solo: questa versione evoluta del ransomware Qilin riesce a ingannare i principali strumenti di sicurezza in circolazione in modo più efficiente rispetto al passato.
A raccontare le caratteristiche di questo Qilin.B è Halcyon. I suoi ricercatori specializzati in cyber sicurezza hanno messo in guardia le aziende e condiviso alcuni consigli per rilevare più velocemente la minaccia.
Qilin.B prende di mira sia le directory locali sia le cartelle di rete e genera delle richieste di riscatto per ogni directory elaborata, incluso l’ID della vittima. Non parliamo di un ransomware rivoluzionario, ma un suo attacco può avere una portata molto pesante e di vasta portata, soprattutto se combinato ad altre tipologie di attacchi.
Al momento dell’esecuzione, il nuovo malware Qilin.B aggiunge una chiave di esecuzione automatica nel Registro di sistema di Windows per assicurarsi di agire indisturbato. Quindi, fa terminare una serie di processi, così da disabilitare gli strumenti di sicurezza ostili e ottimizzare le operazioni di crittografia fraudolente. Tra i processi che vengono bloccati ci sono Veeam (backup e ripristino), SQL database services (gestione dei dati aziendali), Sophos (software antivirus e di sicurezza), Acronis Agent (servizio di backup e ripristino) e molti altri ancora.
La nuova versione di Qilin può contare su uno schema di crittografia più performante rispetto al passato. Qilin.B, infatti, sfrutta AES-256-CTR con funzionalità AESNI per le CPU che lo supportano, velocizzando la crittografia. Inoltre, usa anche RSA-4096 con schema OAEP padding per la protezione della chiave di crittografia, rendendo quasi impossibile la decifratura senza la chiave privata.
Le copie shadow di Windows esistenti vengono cancellate per impedire un facile ripristino del sistema e i registri eventi di Windows vengono anch’essi eliminati, ostacolando in via preventiva un’eventuale analisi forense.
La scorsa estate, Sophos ha rivelato che la nuova versione Qilin distribuisce un info-stealer personalizzato negli attacchi, per raccogliere credenziali archiviate nel browser Google Chrome. L’obiettivo è estendere la minaccia e introdursi in un secondo momento nelle reti violate o attaccare intere Reti. Qilin.B è stato già usato in attacchi molto dannosi diretti, per esempio, contro l’azienda automotive Yanfeng e alcuni importanti ospedali di Londra.